Modugno. Il Comune dimentica nei cassetti il destino dei tossicodipendenti.

  • 15 Febbraio 2013
  • 569 Views

LETTERA APERTA

Modugno, 07.02.2013

Al Commissario Straordinario del Comune di Modugno Dott. Alfonso MAGNATTA

Al sub commissario del Comune di Modugno Dott.ssa Rachele GRANDOLFO

Al sub commissario del Comune di Modugno Dott.ssa Raffaella VACCA

p.c.         Al Dirigente Servizi Sociali del Comune di Modugno Dott.ssa Christiana ANGLANA

p.c.         Al Direttore DDP c/o Ser.T Giovinazzo – ASL BA

p.c.         Agli Organi di Stampa della Regione Puglia

Oggetto: Progetto “Centro territoriale polivalente comunitario – THE SOCIAL FACTORY” c/o Ser.T ASL BA di Modugno – richiesta avvio urgente.

Ill.mo Commissario Straordinario Dott. Alfonso Magnatta,

l’Associazione dei Comuni dell’Ambito Territoriale n.10, in esecuzione della Deliberazione del Coordinamento Istituzionale n. 17 del 01.03.2010, l’8.03.2010 indisse, a valere sui Piani Sociali di Zona – Ambito Ba 10, istruttoria pubblica per l’individuazione di uno o più soggetti di cui all’art.19 comma 3 della Legge Regionale n°19/2006, individuati per essere operanti sul territorio oggetto dell’intervento ed in possesso dei requisiti previsti dal comma 2 dell’art.24 R.R. n.4/2006, che avessero la volontà di progettare e successivamente gestire Servizi ed attività sperimentali finalizzate alla prevenzione e al recupero di soggetti con dipendenze patologiche e a favorirne la loro integrazione sociale.

L’Associazione di volontariato CAMA LILA, quindi, partecipò al BANDO PER LA SELEZIONE DI UN SOGGETTO EX ART.19 COMMA 3 L.R. N.19/06, PER LA COPROGETTAZIONE AI SENSI DELL’ART.24 DEL r.r. N.4/07, risultandone alla fine di un lungo percorso, unico affidatario.

Tanto è vero che: in data 17.01.2011, veniva chiuso con determinazione dirigenziale il procedimento di affidamento del progetto “de quo”;

– in data 9.05.2011, la sezione contratti di Codesto Comune, al fine di risolvere agli obblighi sulla tracciabilità dei movimenti finanziari previsti dalla L. n. 136/2010 e successive modifiche, relativi ai pagamenti corrispondenti alle varie fasi di esecuzione del progetto “de quo”, inviava nota Prot.n.23165 all’associazione CAMA affinché comunicasse “nel più breve tempo possibile” tutti gli estremi utili al procedimento in atto, alla quale si rispondeva, allegando tutti i documenti richiesti, in data 18/05/2011 con prot. Comunale n. 24976.

Ad oggi:

– nonostante le prime due sollecitazioni a firma del Direttore DDP – note: prot.n.919/DDP del 21.06.2011 e prot.n.129421 del 28.07.2011 – e la nostra prima sollecitazione del 10.08.2011 prot. Comunale n. 40050,  alle quali l’ex Assessore ai Servizi Sociali Dott. Saverio Vacca con nota del 16/08/2011 prot.n.40709 assicurava che “decorso il periodo feriale, sarà dato mandato al Dirigente ad interim di tale Settore per affrontare e risolvere la problematica, nel rispetto della vigente normativa”;

 – nonostante le ulteriori sollecitazioni inviate sia dal Dipartimento Dipendenze Patologiche di Modugno con nota del 12.12.2011, che dal CAMA con nota del 29.12.2011 prot.n. 2134/11 alle quali non si è ancora avuto risposte;

 – nonostante siano passate anche ferie natalizie, ferie pasquali ed estive e tre anni dall’indizione dell’avviso pubblico;

 – nonostante vi siano tutte le leggi che consentono, regolano ed auspicano la co-progettazione:

–  art. 6, comma 2, lettera a) della Legge 8/11/2000 n. 328, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che attribuisce ai comuni l’attività di programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali in rete, indicazione delle priorità e dei settori di innovazione attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il coinvolgimento dei soggetti del terzo settore;

–  art. 7, comma 1, del D.P.C.M. del 30/3/2001, “Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell’art. 5 della legge 8/11/2000 n. 328” in base al quale, valorizzando e coinvolgendo attivamente i soggetti del terzo settore, i comuni possono indire istruttorie pubbliche per la coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi;

–  art. 56 della Legge regionale della Puglia nr. 19 del 10 luglio 2006 e ss.mm.ii.”Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini” che attribuisce alla Giunta regionale l’adozione di specifici indirizzi per regolamentare i rapporti tra enti locali e terzo settore, con particolare riferimento ai sistemi di affidamento dei servizi alla persona;

–  art. 24 del Regolamento Regionale n. 4 del 18 gennaio 2007 applicativo della l.r. n. 19/2006 e ss. mm. e ii.;

–  art. 20 del D.lgs. 163/2006 “Codice degli appalti pubblici” che comprende tra i contratti parzialmente esclusi dall’ambito di applicazione del codice, quelli relativi ai servizi elencati nell’allegato II B del codice stesso, tra i quali sono indicati anche i servizi sociali e ricreativi;

–  Comunicazione Interpretativa della Commissione UE del 26/06-1/08/2006, relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive “appalti pubblici”;

non si riesce ancora a stipulare “convenzione”, così come definito dall’art. 24 del Regolamento Regionale n. 4del 18 gennaio2007 applicativo della l.r. n. 19/2006 e ss. mm. e ii., che permetterebbe finalmente la vera e propria apertura del Centro.

Si precisa che il progetto “The Social Factory” (la cui sintesi è allegata alla presente), così come impostato, è in linea con tutte le direttive europee in termini di riduzione dei danni derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti ed ha, nel sud  Italia, pochi esempi uguali, dunque innovativo al massimo, cosa che fu evidenziata anche in sede di riunione con la Commissione Servizi Sociali di questo Comune.

Il poter avviare le attività previste, sarebbe, quindi, per la città di Modugno in primis e per tutto l’Ambito Sociale BA 10, un vero e proprio “fiore all’occhiello”, che porrebbe la nostra città in prima linea per quanto riguarda le azioni atte al recupero delle persone in stato di disagio psico-fisico e sociale….non vorremmo pensare che, visto il tempo trascorso, le condizioni di vita delle persone dipendenti, non importassero a nessuno.

Si chiede, perciò, alle S.V., prima di denunciare legalmente la grave situazione, tenendo soprattutto conto della problematica trattata e delle risposte concrete che è urgente dare alle persone in stato di disagio sociale, di interessarsi al caso, visto ancor di più il ritardo accumulato fin qui da Codesta Amministrazione.

In attesa di urgente riscontro, si porgono

distinti saluti

x il CAMA LILA

Nicola Catucci

Coordinatore Area Progettazione

N.B.: Si usa mezzo “LETTERA APERTA”, poiché oramai stanchi di aspettare e parecchio delusi dal comportamento delle Amministrazioni fin qui succedutesi che evidentemente non hanno avuto a cuore le condizioni di vita delle persone in stato di disagio sociale!

Allegato: sintesi The Social Factory